STORIA DI PETROSINELLA
Di e con Marco Baliani e Maria Maglietta
produzione RuotaLibera Teatro
per scuole elementari
Petrosinella nasce da una strana storia di prezzemolo (Petrosino in lucano vuol dire prezzemolo). La madre e il padre lo rubano, un giorno, dal giardino delle fate. Per questo Petrosinella è predestinata, una volta adolescente, a seguire le fate. Terribili e attraenti le fate la sottopongono a una serie di prove (se sbaglia sarà divorata); grazie all’aiuto di Memè, cugino delle fate, Petrosinella le supera. L’ultima prova è decisiva: prendere alla fata Morgana, la regina, la scatola del Gran Giullare. Petrosinella parte: incontrerà difficoltà e prove. Per gioco (ma anche per voglia di conoscere) si farà attirare in pericolose esperienze. Non sempre Memè la potrà aiutare.
I tre venti, i girini, la donna del forno, la bestia, l’orco, il paesaggio misterioso, sono gli incontri. L’ultimo è Morgana. Petrosinella non resiste alla voglia di aprire la scatola.
Le magie di Memè, le urla di Morgana, l’inseguimento delle fate, Petrosinella finisce in una grotta, per l’ultima lotta, circondata di oscure presenze.
È la storia di un’adolescente che diventa donna. È anche la storia di una ragazzina che gioca con i propri fantasmi. È anche tante altre storie possibili. Ci siamo sforztai di non presentare una sola interpretazione, ma di lavorare per segni, immagine cariche di ricordi e rimandi di memoria. Maschere come simboli delle storie nascoste di ciascuno, situazioni come spazi per proiettare le proprie visioni.
Lo spettacolo si presenta come una traccia di lavoro, per una valorizzazione del fiabesco e del magico, senza sentimentalismi e pudori moralistici.
Le parole si dilatano, il mondo di Petrosinella è fatto si suoni, di ricerca di altre comunicazioni.