BAMBINE
uno spettacolo di Compagnia Eduardo
testo e regia Maria Maglietta
con Egidia Bruno e Raffaella Chillè
collaborazione all’allestimento Cristina Modina, Laura Morelli, Carlo Villa, Antonio Volpi
collaborazione alla produzione Comune di Locate di Triulzi, Associazione Basilicata Spettacolo, Teatro del Buratto
Lo spettacolo ha vinto il premio E.T.I. Stregagatto 96/97
Squilla il telefono. Giacinta, una giovane donna, risponde.
Dall’altra parte del filo c’è Grazia, la sua amica più cara al tempo delle scuole elementari, mai più rivista da allora.
Ora è lì, in città, e tra poco verrà a trovarla.
Abbassata la cornetta del telefono, Giacinta resta sospesa incredula, e di colpo prendono a scorrere davanti ai suoi occhi immagini che credeva dimenticate.
Rivede la classe, i banchi, la finestra che affacciava sui campi poco distanti, si rivede in quinta elementare seduta al banco, ora c’è davvero Grazia bambina. E il passato torna presente.
Tornano i primi giorni di scuola, la difficile nascita di un’amicizia che ruota e cresce attorno a un segreto che le accomuna e che solo più tardi scopriranno essere il punto di forza per un prorompente desiderio di fuga.
Insieme costruiranno i loro sogni, si prepareranno a diventare donne, si scambieranno esperienze, fino al momento in cui la loro amicizia si incrinerà e fatalmente sopraggiungerà la separazione, quella rottura mai rimarginata che le ha tenute lontane per quasi vent’anni.
Nel lampo veloce della memoria, il Tempo sembra fermarsi e Grazia e Giacinta riusciranno a raccontarsi il compimento di una storia lasciata in sospeso.
NOTE DI REGIA
Questo spettacolo affida alla memoria il compito di riportare in vita, come accadessero adesso, esperienze ed emozioni. che conservano tutta la loro forza di grandi avvenimenti, quelli che tutti sperimentiamo e viviamo e di cui troppo presto ci dimentichiamo.
A legare questo percorso alla memoria è il rapporto tra due bambine, diverse per ceto sociale e carattere, che intrecciano la loro storia a quella del loro periodo di formazione e di sviluppo, nell’Italia di trenta anni fa.
Una grande potente storia di amicizia, di quei legami che incidono per sempre il cuore di una vita. In scena due sole attrici, ma al contempo una moltitudine di personaggi evocati e narrati, di un gioco di scambi e partecipazione.
La necessità dello spettacolo nasce dalla convinzione che quegli anni di risate e pianti bambini siano stati i più fecondi e intensi anni decisivi per ogni ulteriore sviluppo, che meritano di essere ricordati proprio per scoprire la loro importanza nel passaggio all’età adulta: a cosa sono serviti, cosa hanno lasciato, quanto ancora sono presenti in noi, in Grazia e Giacinta.
Maria Maglietta